Abbiamo visto Cos’è l’immaginazione, come utilizzarla nella carriera professionale e nello studio, ma è utile nella vita quotidiana?

La risposta è: certamente sì!

Se, come abbiamo detto, l’immaginazione ci aiuta per il problem solving nella carriera, questa opportunità può essere anche sfruttata nella vita quotidiana per risolvere i problemi di tutti i giorni, come nel caso di situazioni in cui non sembra esserci un’apparente via d’uscita. Possiamo vedere i diversi aspetti delle problematiche, e trovare soluzioni creative, che ci permettano di risolvere le situazioni in modi che non pensavamo possibili. La creatività può essere applicata nelle relazioni personali, per poter trovare il modo di riaccendere l’interesse quando sembra ormai sopito, per poter inventarsi un lavoro quando sembra che non ce ne sia, per riappacificare i rapporti familiari quando sembrano ormai corrotti, tornando ad essere affiatati e uniti.

L’empatia, ad esempio, se utilizzata con la propria immaginazione, permette di conoscere le sensazioni e le emozioni delle persone a cui vogliamo bene e che non vedono una via d’uscita alla loro condizione, ma in più, grazie alla creatività, possiamo trovare soluzioni nuove e proporle, per alleviare le emozioni negative e vivere situazioni alternative che ci fanno riscoprire la bellezza dell’esistenza e della vita che abbiamo.

Il vostro miglior amico è stato lasciato dalla ragazza e lo vedete completamente distrutto dai ricordi degli anni stupendi passati insieme? Fatevi raccontare come si sente cercate di mettervi nei suoi panni per poter provare le sensazioni che ha. Quindi aiutatelo ad immaginare un futuro più felice del momento che sta passando, per aiutarlo a tornare la persona che era prima di essere lasciato…e anche meglio!

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Abbiamo visto Cos’è l’immaginazione, come la si può coltivare e come si applica nella carriera professionale. Oggi vedremo come si applica nello studio.

Se, come abbiamo detto, l’immaginazione rende possibile vedere le cose da più punti di vista, nello studio questo ci permette di conoscere tutti gli aspetti di un argomento, e di farci domande sempre nuove per aumentare la nostra conoscenza nell’ambito.

Abbiamo visto che si possono utilizzare le mappe concettuali per sviluppare l’immaginazione, e sono utili anche come metodo di studio, perché ogni persona può creare la mappa concettuale adatta alla propria forma mentis e al proprio mondo di approcciare la conoscenza.

Anche l’articolo di studiarapido.it ci dà alcuni spunti di riflessione, soprattutto sottolineando l’aspetto dell’immaginazione che consente di superare i limiti del quotidiano e del reale, permettendo di astrarre i concetti, di sintetizzarli in maniera personale e fare riferimenti che siano cross-culturali.

In fondo, l’immaginazione aiuta a vedere lo studio come un gioco, in cui l’unica regola è che non ci sono regole per imparare, ma che si è liberi di utilizzare la creatività per trovare il migliore approccio per se stessi per conoscere gli argomenti, ricordarli e farli propri. E anche per condividerli.

Come descritto nell’articolo di crescita-personale.it

“Il contesto ludico è protetto e grazie alla sua finalità (divertimento) e all’atmosfera che lo circonda permette di sviluppare le capacità creative, legate all’autoefficacia e all’autostima senza preoccuparsi troppo della finalità di questa attività o delle sue conseguenze.”

Nella scuola, i laboratori sono il luogo in cui viene stimolata la creatività, dove i bambini possono imparare ad affrontare i problemi in modo creativo, perché slegati dal contesto e dal programma didattico. In questo contesto si crea un clima di fiducia che consente ai bambini di assumersi il rischio di sbagliare e di poter imparare dai propri successi ed insuccessi.

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Abbiamo definito Che cos’è l’immaginazione ed abbiamo dato alcuni consigli su come coltivarla. Ma è utile nel mondo del lavoro, anche se non si fa un lavoro creativo come l’Art Director o il pubblicitario?

Secondo il modello SkillView® la creatività permette di affrontare i problemi con approcci non convenzionali, di variare lo status quo e di fornire elementi per descrivere scenari e proiettarli nel futuro, utili per prevedere le situazioni di un determinato evento che si sta organizzando e identificarne le debolezze (come, ad esempio, nel caso di un business model che deve essere progettato o rivisto in base ad un’ottica futura di trend di mercato).

La creatività e il problem solving

L’articolo “L’importanza della creatività sul lavoro” sul sito www.pmi.it descrive come…

“Essere creativi sul lavoro non significa solo proporre nuove idee ma anche, e soprattutto, dare vita a confronti costruttivi e promuovere innovazione, anche rischiando di non essere apprezzati per il proprio pensiero creativo.”

L’articolo quindi spiega che la creatività è utile al problem solving, grazie alla possibilità di vedere molteplici soluzioni e punti di vista riguardo alle situazioni e le problematiche. Spetta ai manager, infatti, creare un ambiente professionale stimolante e aperto, per poter coltivare l’immaginazione dei collaboratori, che sapranno così imparare a risolvere problematiche sempre più complesse nel corso del tempo.

Secondo pmi.it le “forze creative” che un lavoratore dovrebbe imparare ad utilizzare sono 4:

  • fluidità, ovvero la capacità di proporre più idee sullo stesso argomento
  • flessibilità, cioè la predisposizione a collegare idee e progetti apparentemente non simili tra loro
  • elaborazione, quindi aggiungere dettagli alle informazioni esistenti
  • originalità, proponendo non solo idee che hanno più probabilità di funzionare, ma anche pensieri meno concreti, possibili alternative o basi di partenza per innovazioni

Creatività e problem solving: soft skills ricercatissime e difficili da trovare

Businessinsider.com riassume le 6 soft skills più ricercate, classificandole per importanza e reperibilità secondo i selezionatori quando valutano i candidati. La creatività è indicata come una soft skill mediamente importante e molto difficile da trovare tra le persone che si candidano per un ruolo professionale, ma, dato che è legata alla soft skill più importante di tutte, il problem solving (al primo posto del test di valutazione e valutata come fondamentale…altrimenti non si viene assunti), noi pensiamo che sia centrale dare il giusto peso all’immaginazione e promuovere nelle aziende una cultura che la stimoli e ne permetta la libera espressione, per poterne trarre tutti i benefici nell’ambiente di lavoro, con le aziende e i professionisti con cui si collabora ogni giorno.

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Secondo il modello SkillView® l’immaginazione permette alle persone di pensare a come le cose potrebbero essere differenti dalla realtà.

Le persone immaginative sono quindi in grado di giocare con le cose e le idee. Sono capaci di costruire e visualizzare immagini mentali, di sentire intuitivamente, di superare i limiti sensoriali, di vedere il divario che si crea tra come le cose vanno e come potrebbero andare. Sono fantasiose e sembrano interessate anche a ciò che in prima ipotesi non sembra essere connesso con il proprio ambito di pertinenza. Sono aperte all’esperienza, sanno mettersi in gioco e sono tendenzialmente flessibili.

Sotto il profilo cognitivo si dimostrano in grado di produrre molte idee che si distinguono sia per qualità e sia per la loro caratteristica di discostarsi dall’ovvio. L’immaginazione è inestricabilmente connessa alla creatività. Le persone creative tendono a uscire dalla morsa dei dati reali e oggettivi. Rifiutano la morsa delle attività ripetitive che si presentano sempre uguali e cicliche.

10 consigli per allenare la creatività

lamenteemeravigliosa.it ci offre una lista di consigli da seguire per stimolare e migliorare la nostra creatività….

  • Siate flessibili. Relativizzare i vostri punti di vista, siate più flessibili riguardo alla realtà e mettete in dubbio il vostro punto di vista
  • Fatevi domande. Iniziate facendovi domande semplici, per poi pianificare domande più complesse. Vi servirà a relativizzare il vostro punto di vista, a scoprire prospettive nuove e conoscere più a fondo la realtà.
  • Pensate come i bambini. Esattamente l’opposto di prima: sentitevi liberi di giocare con la realtà, le cose…senza i limiti che si pongono gli adulti.
  • Mettete in pausa il cervello. La mente ha bisogno di riposare per poter dare il meglio quando è necessario.
  • Mettete della distanza psicologica. Se vedete le cose con distacco, senza coinvolgimento emotivo, potrete essere più oggettivi. Allenatevi pensando a qualcosa/qualcuno quando non è direttamente con voi.
  • Utilizzate il senso dell’umorismo. Vi servirà a distendere i nervi, a relativizzare anche le esperienze peggiori, a vederle con maggiore distacco, in maniera più oggettiva e quindi riuscire ad utilizzare la creatività anche in momenti critici.
  • Utilizzate i momenti prima del sonno. Quando siete completamente rilassati la creatività e l’immaginazione si liberano. Utilizzate i momenti prima di addormentarvi per pensare a come vorreste voi e il mondo che vi circonda.
  • Cercate ispirazione. Stimolate la vostra creatività in qualsiasi modo, e sperimentate modi diversi…lettura, scrittura, visite ai musei, passeggiate, musica, pittura, arte, ricerca scientifica…qualsiasi cosa può essere una fonte di ispirazione.
  • Usate le mappe concettuali. Sono strumenti visuali che vi permettono di organizzare le informazioni, elaborarle e memorizzarle…senza lo schematismo e l’organizzazione di un testo o di una tabella. E’ un disegno che consente di creare una mappa del flusso logico e mnemonico di quello che avete in mente. Molto utile per prendere decisioni.

Non sottovalutate l’immaginazione, ma coltivatela per vivere meglio

L’immaginazione, come abbiamo visto, è uno strumento potente, che ci può far trovare soluzioni nuove, provare esperienze nuove, darci nuovi punti di vista. Non sottovalutatela e non reprimete il vostro istinto creativo e fantasioso, ma anzi coltivate la creatività in ogni sua forma. Magari non immaginerete e creerete l’invenzione del secolo o fonderete la prossima Google (o magari si…chi lo sa), ma certamente potrete avere una valvola di sfogo sana, naturale, rilassante (e completamente gratuita ndr) per potervi esprimere e dare sfogo a tutte le energie che tenete da parte durante le attività ripetitive (e a volte noiose) della vita quotidiana.

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