Il rendimento nello studio
Dopo aver visto Cos’è il rendimento, e come utilizzare questa soft skill nella carriera professionale, oggi vediamo come utilizzarla nello studio.
Abbiamo visto come persone che hanno alto rendimento sono coscienti delle potenzialità che hanno, perché conoscono le attività nelle quali riescono meglio e affrontano le situazioni con serenità e puntando al successo.
Nello studio, possiamo riprendere il suggerimento visto nella carriera professionale, ovvero fermarsi a riflettere su cosa sappiamo fare, cosa ci piace fare e cosa ci riesce senza difficoltà. Durante il percorso scolastico i ragazzi possono incontrare difficoltà e ostacoli, non eccellendo nelle materie per le quali non si sentono portati o che non riescono proprio ad affrontare. Ma, come dice il detto: ognuno è un genio, ma se si giudica un pesce per come scala gli alberi, allora si sentirà sempre uno stupido.
“Ognuno è un genio, ma se si giudica un pesce per come scala gli alberi, allora si sentirà sempre uno stupido.”
Nello studio, quindi, prendiamoci il tempo per riflettere sulle attività che svolgiamo, capiamo quali materie ci risultano facili e riacquistiamo la fiducia in noi stessi: se l’esame di matematica è andato peggio di quello che pensavamo, nel corso di disegno siamo stati tra i migliori.
Se, come possiamo vedere dal video in fondo al post, il sistema scolastico è omologante, perché adeguato alle esigenze dei ruoli lavorativi richiesti dalle aziende, lo spunto di riflessione che ci fornisce il video è di coltivare l’unicità degli studenti, le caratteristiche naturali che hanno, stimolando la loro voglia di fare, di riflettere, di collaborare, grazie alla spinta naturale che hanno nelle attività per cui sono più portati.
Possiamo aggiungere che, però, non dobbiamo sederci sugli allori se una materia ci risulta facile e tralasciare le altre, ma cerchiamo di andare più a fondo nel conoscere noi stessi…se gli esami di matematica ci riescono facilmente, forse vorrà dire che siamo metodici (perché facciamo molti esercizi), logici, concreti e ci piace capire come funziona la realtà intorno a noi, perché una volta che la capiamo ci sentiamo a nostro agio. Come imparare a risolvere un problema: facciamo esercizi finché non capiamo come risolvere quel tipo di problema e ci sentiamo a nostro agio durante l’esame, perché preparati. Se, invece, notiamo che gli esami di storia sono per noi molto semplici, probabilmente dovremo puntare sulla memoria, sul fatto che ricordiamo gli avvenimenti che ci colpiscono, che ci interessano perché ci piacciono le dinamiche umane e sociali.
Partendo da questi presupposti, possiamo utilizzare le nostre capacità, scoperte attraverso il successo in una materia, per applicarle in un’altra per cui apparentemente non siamo portati: la logica stringente che ci fa amare la matematica ci può essere utile nello studiare la storia, perché capire come funzionano gli scenari storico/sociali ci fa interessare le dinamiche umane. La memoria, invece, scoperta nello studio della storia, ci permette ricordare le formule matematiche e quindi di superare l’esame che tanto ci preoccupa.
Ognuno di noi, quindi, è veramente un genio, e la soft skill del rendimento ci aiuta facendoci conoscere le nostre vere capacità naturali per cui siamo portati, per poter affrontare lo studio con lo stimolo giusto, sapendo che ci serve per migliorare le nostre attitudini, amare ed eccellere nel lavoro che svolgeremo e nella vita che vorremmo. Perché lo studio permette di scegliere la vita che vuoi e costruirla giorno dopo giorno…
“Perché lo studio permette di scegliere la vita che vuoi e costruirla giorno dopo giorno…”
…anche se volete diventare un un attore che interpreta un avvocato a difesa dell’unicità delle persone, come il protagonista del video qui sotto.