“Capacità di agire, di superare i limiti richiesti dal lavoro e di coinvolgere gli altri nel miglioramento della propria attività e del lavoro. Tale capacità implica persistenza e forza interiore”

Come si comporta chi ha spirito d’iniziativa?

Una persona con spirito d’iniziativa partecipa attivamente nell’ambiente di lavoro, propone nuove attività e collabora in prima persona per realizzarle. E’ una persona trascinante, che non si risparmia nel lavoro e si fa portavoce del cambiamento in azienda, perché conosce il valore del continuo miglioramento.

Come si allena questa Soft Skill? Con spirito critico, atteggiamento risolutivo e pianificazione

Il primo passo per stimolare il proprio spirito d’iniziativa è avere un sano spirito critico: partecipare, osservare, ascoltare e riflettere sulle necessità sul lavoro e sui margini di miglioramento. Che sia un processo aziendale, un semplice task, oppure un meeting, è sempre utile riflettere e condividere il proprio punto di vista, per poter semplificare e velocizzare le attività e aumentare la qualità dei risultati.

Lo spirito critico non è sufficiente da solo: bisogna aggiungere una buona dose di atteggiamento risolutivo (quello che oggi chiamano “problem solving”), per poter trovare soluzioni ai problemi riscontrati e avere la giusta spinta per mettere in pratica le idee avute. Non è sempre facile, perché il risultato può sembrare lontano, ma con la giusta forza interiore e persistenza si possono fare vere e proprie rivoluzioni copernicane in azienda.

Per poter affrontare e risolvere problemi di una certa complessità, infine, dobbiamo essere dei bravi pianificatori, perché i cambiamenti che coinvolgono molte persone e attività devono essere organizzate e gestite con la massima precisione, per poter valutare tutti i rischi in cui possiamo incorrere e le opportunità che possiamo cogliere.

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Capacità di tenere fede agli obblighi presi, assumendosi responsabilità e gestendo con cura le attività che si svolgono.”

Come si comporta chi ha senso del dovere?

Una persona con senso del dovere è cosciente delle responsabilità che si assume e dell’importanza che le proprie attività hanno per sé e per gli altri. Non si risparmia nel partecipare, collaborare e aiutare gli altri, ma bisogna stare attenti a non esagerare, perché si può finire intrappolati dall’ansia.

Come si allena questa Soft Skill? Con coscienza e consapevolezza delle emozioni

La coscienza è il primo strumento utile a sviluppare un maggiore senso del dovere. Conoscere la situazione in cui si è, o sono gli altri, e analizzarla coscientemente immaginandone le conseguenze, dà la spinta per darci da fare per cambiare noi e il mondo che ci circonda.
Bisogna però stare attenti a non soccombere sotto il peso dell’ansia che può derivare da un senso del dovere troppo elevato: riflettere sulle conseguenze delle nostre scelte e quelle altrui può portare ad un eccessivo numero di “doveri” che dobbiamo portare a termine tutti i giorni, senza prenderci il tempo per goderci la vita.
Il modo migliore per trovare un equilibrio tra dovere e piacere è capire le emozioni, proprie e degli altri: se una persona ci chiede un favore come se fosse una questione di vita o di morte, cerchiamo di capire se lo è veramente, oppure se la persona è ansiosa e apprensiva. Ridimensioniamo le domande degli altri (e le nostre) pensando a quale sentimento ci spinge a compiere il dovere. Chiediamoci sé quello che “dobbiamo fare” ci fa stare “emotivamente bene”…certo, ci sono attività che ci portano emozioni negative, come la tensione prima di una presentazione, ma sappiamo che è per un obiettivo più grande, che ci farà avere sicuramente emozioni molto più positive rispetto alla negatività dello stress provato.

A volte basta anche solo ripensare al perché abbiamo preso una scelta di responsabilità, e ricordarci quel momento ci fà pensare anche a quali passi in avanti abbiamo fatto rispetto ad allora.

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